Pop Up Lab arriva a Grosseto nel 2018. L’amministrazione comunale decide di scommettere su un intervento su ampia scala e l’area selezionata copre gran parte del centro storico di questa città capoluogo, che ha 1926 attività commerciali attive secondo i dati dell’ultimo trimestre di quell’anno ed una popolazione di oltre 82.000 abitanti.
Una prima fase di mappatura degli spazi serve a censire il numero dei fondi sfitti (35) ed a mettersi in contatto con i loro proprietari. In 21 acconsentono ad aderire al progetto.
Tramite un bando pubblico di selezione, vengono raccolte le candidature di 37 nuove attività, tra le quali sono selezionati i 20 popupper da inserire nei 20 fondi protagonisti della riapertura.
Un festival di due giorni celebra l’inaugurazione delle attività il 16 novembre e dà l’avvio ad un periodo di sperimentazione lungo 5 mesi. I progetti selezionati sono a carattere artigianale, commerciale e culturale, con una diffusa valenza innovativa, la mission di valorizzare il territorio della provincia e una forte attenzione ai temi della sostenibilità ambientale.
Un calendario fitto di eventi si origina da iniziative singole, quali ad esempio le proposte della libreria QuantoBasta, ma anche da azioni di rete che coinvolgono sottogruppi di popupper o la loro totalità, quali gruppi di co-progettazione e cene collettive. Un’esperienza significativa a riguardo è l’operazione di guerilla marketing promossa da CityLab, per favorire la conoscenza degli spazi tramite tour del centro in occasione dell’apertura di un nuovo polo museale cittadino.